rotatorie: pedoni a rischio

Publié le par Alekos

A Lissone, a differenza di altre città europee, la creazione di rotatorie in sostituzione degli impianti semaforici è un fatto abbastanza recente.

La maggior parte di queste rotatorie favoriscono il traffico automobilistico, rendendolo più fluido. Invece per pedoni e ciclisti, la maggior parte delle rotatorie di Lissone, spesso di piccole dimensioni (ad esempio quella di Viale Repubblica, all’altezza di Via isonzo), sono un pericolo per la loro incolumità.

Quale percorso deve seguire un ciclista, che si immette in una rotatoria, per non rischiare di essere travolto?

I pedoni, meglio che stiano lontani dalle rotatorie. Certo se le strisce pedonali, che dovrebbero agevolarli nell'attraversamento della strada, sono lasciate negli stessi punti dove prima esisteva un impianto semaforico, per loro la rotonda diventa ancor più pericolosa.

In una situazione di urbanizzazione selvaggia, come a Lissone, il traffico sta diventando sempre più caotico. Affrontare al più presto i problemi di circolazione in città, tenendo conto anche delle esigenze degli utenti della strada più esposti, quali i pedoni ed i ciclisti, diventa quanto mai di urgente necessità.

Qualche tempo fa in Consiglio comunale, un esponente del partito regionalista xenofobo della Lega Nord, che amministra Lissone, aveva sollevato obiezioni circa il colore delle strisce pedonali: le voleva verdi. Forse sarebbe opportuno che le strisce pedonali, indipendentemente dal colore, siano ben visibili: invece, spesso sono sbiadite o parzialmente cancellate a seguito degli allacciamenti ai vari servizi dei numerosi cantieri aperti in città.


Un lettore ci scrive:

Spett.le Redazione,
 
approvo e concordo con l'articolo sulle rotatorie.
 
Ricordo che circa tre anni fa in occasione della morte di una madre e del figlio ad una rotatoria di via Trieste un comitato raccolse più di mille firme per spingere i nostri amministratori a provvedere a rimuovere le cause materiali della insicurezza nella viabilità lissonese.
A tale iniziativa, che ebbe una notevole risposta da parte della cittadinanza, i nostri amministratori risposero con l'accusa di "SCIACALLI" e liquidarono il luttuoso incidente come una 'fatalità'.  Da allora nessun intervento è stato effettuato per eliminare dalle strade i rischi che tutti i pedoni e i ciclisti lissonesi conoscono, sia presso le rotatorie che in generale nelle vie di Lissone. Non sanno neppure mantenere le strisce pedonali in una condizione minima di visibililtà!  Figurarsi il resto.
Ora, a distanza di pochi giorni dall'incidente in cui è deceduta una signora presso la vicina rotatoria di via Monza la domanda è: 'Faranno finalmente qualcosa?'  oppure le vite umane sono da considerarsi il 'normale'  e 'fatale' pedaggio che bisogna pagare al traffico sempre più caotico e forsennato. L'unica reazione della maggioranza in consiglio comunale è stata quella di un consigliere di F.I. che ricordava ai presenti di aver lanciato, in varie occasioni (?), inascoltate (dai suoi alleati!) grida di allarme sulla pericolosità di quella rotonda. Riuscirà mai il 'nostro' solerte consigliere a sturare le orecchie dei suoi alleati?  Le parole non bastano più.  CI VOGLIONO I FATTI.
E' chiaro che della sicurezza dei cittadini, quella 'vera', non quella sbandierata nelle 'osterie padane' o nei comizi di energumeni sedicenti 'cristiani' , ai nostri amministratori non gliene importa proprio niente (... a proposito,  quando mai interverranno le gerarchie religiose locali  a diffidare questo 'branco' dall'utilizzare il vessillo religioso per i loro sporchi interessi elettorali? - ah, dimenticavo forse bisogna comunque tenerseli buoni per certi intrallazzi edilizi !!! ).
 
Cordiali saluti
un cittadino sfortunatamente lissonese 


Immagini da una città d'Europa:


 

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